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Saluti

di Paolo Sommella. Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Romani

L’Istituto Nazionale di Studi Romani ha volentieri aderito alla richiesta di partecipare all’incontro di studi di oggi e ciò non solo perché custodisce, presso la sua sede sull’Aventino, l’archivio della Unione Storia ed Arte, ma anche per gli stretti legami con l’Accademia di Romania che hanno contraddistinto alcuni dei suoi più illustri consoci tra cui basti qui ricordare il grande topografo di Roma antica Giuseppe Lugli. L’Istituto, in effetti, non poteva non essere presente, dal momento che il viaggio in Romania attorno al quale ruota l’odierno incontro è documentato da materiali tratti proprio dal Fondo U.S.E.A. che ci è stato gradito esporre oggi al pubblico. Infine questo incontro rappresenta soprattutto un’ulteriore occasione di collaborazione tra istituzioni culturali che già in passato hanno molto e fruttuosamente lavorato insieme.

Con l’Accademia di Romania che ci ospita, i legami sono stati molto intensi sino da prima della seconda guerra mondiale. Anzi, proprio tra gli anni Venti e Trenta dello scorso secolo numerosi studiosi e ricercatori romeni, che per diverse ragioni facevano capo a questa Accademia, hanno collaborato ai Congressi Nazionali di Studi Romani o ai Corsi Superiori di Studi Romani, come nel caso del direttore Emil Panaitescu, più volte compartecipe delle nostre iniziative. Del resto rimangono a testimoni di questo rapporto davvero privilegiato le pubblicazioni degli studiosi romeni confluite nelle collane dell’Istituto. Una collaborazione questa che, grazie anche all’Unione Internazionale degli Istituti di Storia, Storia dell’Arte ed Archeologia in Roma ed alla sensibilità dell’attuale direttore dell’Accademia, prof. Mihai Bărbulescu, possiamo dire completamente riavviata.

Il riferimento alla Unione Storia ed Arte è altresì pertinente non solo per la figura del suo fondatore Romolo Artioli, anch’egli partecipe di alcune iniziative dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, ma anche per quella del prof. Antonio Maria Colini. Colini, direttore dei Musei, Gallerie, Monumenti e Scavi del Comune di Roma, fu anche presidente dell’U.S.E.A. per circa un trentennio e, come è noto, nel corso della sua lunga attività collaborò attivamente ai programmi dell’Istituto e fu inoltre insignito del premio “Cultori di Roma” nel 1978.

L’incontro di oggi rappresenta, in definitiva, una rinnovata manifestazione dei rapporti scientifici e amichevoli tra istituzioni culturali italiane e straniere.

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