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Il Museo della Moneta e la fruizione dei beni di proprietà della Banca d’Italia

di Rufino Renzetti Lorenzetti, Capo del Servizio Cassa Generale della Banca d’Italia

Banca d'Italia, Il Museo della Moneta in Palazzo Koch a Roma, Lo Studiolo

Banca d'Italia, Il Museo della Moneta in Palazzo Koch a Roma, Lo Studiolo

Il "Museo della Moneta" in Palazzo Koch a Roma

In occasione della celebrazione del proprio centenario, la Banca d'Italia ha costituito nel 1993 un Museo della Moneta. Nel Museo è esposta una selezione sia di tavolette in creta di origine mesopotamica (circa 40) sia di monete riguardanti un arco temporale molto ampio, dal periodo greco all'età moderna (circa 800 in oro, argento, rame e mistura), oltre a 450 banconote e documenti cartacei, il tutto appartenente a collezioni di proprietà della Banca.

Un nucleo significativo di monete è rappresentato dalla collezione "Oddo" (oltre 3.800 pezzi in oro, argento, rame e mistura) che riguarda emissioni dell'Italia meridionale e della Sicilia riferite a un periodo che si estende dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente fino all'età moderna. Pietro Oddo, Cassiere Capo nella sede romana del Banco di Sicilia, nel 1938 fu l'ultimo dei segretari numismatici del Re Vittorio Emanuele III; in vista dell'assunzione di questo prestigioso incarico, collocò sul mercato la propria collezione numismatica e la propria biblioteca. Il Governatore dell'epoca Vincenzo Azzolini, cogliendo l'importanza di non disperdere un patrimonio di elevato valore oltre ad anni di ricerche e di lavoro, le acquistò in blocco.

In particolare, la collezione "Oddo" riguarda un'epoca nella quale, pur nel succedersi di popoli e di monarchi provenienti dalle più diverse parti del mondo, ebbero modo di svilupparsi alcuni fra i più importanti centri politici e commerciali del Mediterraneo, tra i quali Palermo e Napoli. Con riguardo alle emissioni della Zecca di Napoli, merita, tra l'altro, rilevare la presenza di un "fiorino" in oro emesso nel 1343 sotto Giovanna d'Angiò, che consente di ricordare il ruolo del sistema monetario e dell'imprenditoria di Firenze nel periodo considerato.

Un ulteriore nucleo di monete di particolare rilevanza riguarda le emissioni in oro degli stati moderni, che ricordano le linee di politica monetaria in un periodo caratterizzato dalla ricerca di una dimensione europea, con particolare attenzione alla nascita del sistema moderno del Franco/Lira; questo sistema, dopo la Restaurazione, fu adottato in Belgio nel 1831, in Italia nel 1862 e nei paesi che aderirono all'Unione Monetaria Latina nel 1865.

Il patrimonio monetale della Banca d'Italia si è poi successivamente arricchito con l'acquisizione di altre raccolte di seguito illustrate.

Le collezioni di carta moneta, la "Cocconcelli" e la "Spinelli" furono acquistate rispettivamente nel 1951 e nel 1989. Una selezione di queste banconote è esposta nella "sala della cartamoneta" ove sono presenti anche biglietti editi dagli istituti di emissione del Regno d'Italia e, a partire dal 1893, dalla stessa Banca d'Italia.

Nel novembre del 2007 e nel maggio del 2008, in una logica di continuità rispetto all'obiettivo di arricchire progressivamente il patrimonio monetale della Banca, sono state effettuate due ulteriori acquisizioni riguardanti rispettivamente:

Negli anni 1999-2003 la Banca ha acquistato collezioni di monete del periodo greco e romano. Tra le monete più antiche esposte al museo figura uno "statere" in argento emesso durante il regno del Re Creso, ultimo re di Lidia (561 - 546 a.C). Sono presenti anche emissioni effettuate in Magna Grecia e in Sicilia fin dal VI sec. a. C., tra le quali figurano le monete di Siracusa, con la testa di Aretusa, considerate tra le più belle monete dell'antichità. Tra le monete del periodo romano è presente un "quinario" di Augusto, che attuò la più grande riforma del sistema monetario romano.

Tra il 2000 e il 2002 è stata acquistata una collezione di tavolette d'argilla di origine mesopotamica sulle quali i Sumeri scrivevano usando dapprima pittogrammi e poi caratteri cuneiformi. Dallo studio di queste tavolette è emerso, in particolare, che fin dal terzo millennio a.C. l'argento e l'orzo fungevano da mezzi di pagamento, misura del valore e riserva di ricchezza.

Banca d'Italia, Il Museo della Banconota di Via Tuscolana a Roma

Banca d'Italia, Il Museo della Banconota di Via Tuscolana a Roma

Il “Museo della Banconota” nello stabilimento romano di via Tuscolana

Il Museo della Banconota è stato inaugurato presso lo Stabilimento del Servizio Fabbricazione carte valori della Banca d'Italia nel 2002, anno dell'introduzione delle banconote in euro e del ritiro di quelle in lire. In questo Stabilimento, il Servizio Fabbricazione carte valori produce attualmente, grazie ad attrezzature e a tecniche d'avanguardia, vari tagli delle banconote in euro.

Il Museo ripercorre più di cento anni di storia italiana attraverso l'esposizione di biglietti, bozzetti, esemplari di falsi, materiale e attrezzature di stampa. È perciò uno spazio dedicato alla memoria dell'industria, del lavoro, dell'arte, degli uomini illustri, della scienza, del gusto e, con esso, del costume del Paese.

Questa esposizione virtuale vuole ampliare l'accesso ai contenuti del Museo, che per le esigenze di sicurezza dello Stabilimento che lo ospita, non può essere liberamente visitato dal pubblico.

È così possibile vedere tutte le banconote in lire emesse dalla Banca d'Italia, a partire dai primi biglietti stampati con l'utilizzo dei modelli e delle macchine della vecchia tipografia della Banca Nazionale nel Regno d'Italia fino all'ultima emissione, la banconota da cinquecentomila lire. Segue una galleria di immagini degli impianti e delle attrezzature di stampa impiegate dalla Banca dalla sua nascita ad oggi. La sezione della normativa rende invece disponibile il complesso di norme che, nel corso del tempo, hanno disciplinato le varie emissioni. Concludono il percorso una sezione dedicata alle falsificazioni e una rassegna di immagini della pianta e degli interni del Museo.

I cataloghi dei materiali numismatici della Banca d’Italia

S. Balbi de Caro, La moneta a Roma e in Italia, 3 vols., Cinisello Balsamo (Milano) 1993

S. Balbi de Caro, Museo della Banconota, Cento anni di storia, in Bollettino di Numismatica, mon. 11,1-2 (anno 2000)

S. Balbi de Caro (a cura di), Museo della Moneta. La moneta metallica, Roma 2003

S. Balbi de Caro (a cura di), Soldi d’oro, in Bollettino di Numismatica, mon. 11,3 (anno 2004)

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